Micromotore: facciamo chiarezza
Dal 2015 l'estetista per legge non può più usare lame taglienti quali credo, bisturi, sgorbie ecc... però può usare, in sostituzione, le frese podologiche.
A questo punto occorre fare un po' di chiarezza per capire bene:
cosa è una fresa
cosa è una fresa podologia
cosa è un micromotore
Comunemente, in modo generico e poco pertinente, viene chiamata "fresa" quel piccolo micromotore che l'estetica usa per la dry manicure o per rimuovere il gel.
Questa fresa lavora facendo ruotare a circa 30.000 giri al minuto punte solitamente in acciaio inox, per limare le unghie, scalzare le cuticole e quanto altro necessario per una manicure o per "raspare" zone di secchezza cutanea.
Il micromotore podologico è invece uno strumento ad alta precisione che lavora facendo ruotare punte a 300/400 mila giri al minuto.
Le punte utilizzate con il micromotore podologico sono chiamate frese (da qui la confusione, forse di proposito, voluta per aprire le porte ad altri mercati).
Le frese podologiche sono di vari gradi di taglienti, a seconda delle dimensioni delle punte e del materiale, e possono sostituire tutte le lame, le tronchesi e qualsiasi altro tagliente.
Non è possibile usare le frese podologiche con micromotori che non hanno almeno 40.000 giri (siamo veramente al minimo) perché produrrebbero delle vibrazioni fastidiose per il cliente ed un effetto di eccessivo calore per la cute.
Inoltre la fresa podologica (quella che si monta sul micromotore) ha una lunghezza del gambo maggiore rispetto alle punte della fresa da manicure e questo fa sì che anche ruotando ad alte velocità ci sia una sicurezza ed una precisione di lavoro indispensabile.
Quindi per fare un buon pedicure, che non sia solo la limatura unghie o l'applicazione di smalto, occorre un micromotore podologico, un kit di frese podologiche, una linea di cosmetici podologici e un adeguata conoscenza professionale per agire con efficacia, sicurezza e professionalità su tutte le necessità del piede.
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Buon lavoro!!!
